giovedì 6 aprile 2017

Elkann: “Il valore di Fca, CnhI e Ferrari cresciuto in otto anni di otto volte”



Semplificazione. Per John Elkann è sempre stato una sorta di mantra, fin da quando ha preso il timone di Exor. E non ha caso ieri ha iniziato la sua ormai tradizionale lettera agli azionisti citando l’artista tedesco Hans Hoffmann («La capacità di semplificare significa eliminare il superfluo per far emergere il necessario») per ricordare che lo scorso anno si è portato a compimento un percorso iniziato dieci anni fa. Un percorso che ha visto emergere un’unica società, Exor Nv, che si colloca fra gli investimenti e gli azionisti al posto delle dieci che esistevano nel 2007. E i risultati, sostiene il presidente e amministratore delegato della holding della famiglia Agnelli, si vedono. E, al di là dei tecnicismi, si capisce che il valore netto degli attivi (Nav per azione) di Exor batte il benchmark. «Il valore netto degli attivi per azione di Exor in dollari, o Nav per azione - scrive infatti Elkann - è cresciuto del 9,6% nel 2016, una performance superiore del 4,3% rispetto a quella dell’indice Msci World denominato in dollari». 

PARTNERRE  
«Nel 2016, ci siamo concentrati sulla riduzione del nostro debito lordo, sia attraverso cessioni di attivi sia tramite i dividendi ricevuti», commenta Elkann, ricordando l’apporto positivo dell’acquisto di PartnerRe. Nel 2016 il valore degli asset di Exor (Nav) cresce del 9,6% a 14,6 miliardi di dollari, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 3,4 miliardi di euro, soprattutto per i 5,4 miliardi spesi per l’acquisizione del gruppo riassicurativo con sede alle Bermuda. «PartnerRe è passata dall’essere considerata preda di una possibile acquisizione al diventare un partner in grado di attrarre altre imprese di riassicurazione», spiega Elkann, precisando che nell’ultimo esercizio l’utile netto della controllata è stato di 517 milioni di dollari al netto degli oneri non ricorrenti, con un Roe dell’8,6%, in netta crescita dal 7,4% del 2015. Insomma, un investimento che sta dando già ottimi frutti. 

IL LAVORO DI MARCHIONNE  
Racconta Elkann che nel 2016 i maggiori contributi alla crescita del Nav per azione sono venuti da CnhI, Fiat Chrysler Automobiles e Ferrari, «le tre società forti e globali che sono emerse dalla trasformazione di un travagliato conglomerato italiano come Fiat, grazie al talento unico di Sergio Marchionne». E aggiunge: «Il risultato di questa trasformazione è evidente nel valore combinato di queste aziende che si è moltiplicato di quasi sette volte tra il primo marzo 2009, quando Exor è stata creata, e il 31 dicembre 2016». 

LA JUVENTUS  
Il presidente di Exor è ottimista sulle prospettive della Juventus, il club di cui la holding controlla la maggioranza assoluta. «Un futuro brillante è esattamente quello che sta costruendo anno dopo anno la Juventus». Elkann ricorda «il magnifico risultato sportivo: il quinto scudetto consecutivo, cosa che la colloca sullo stesso piano della più grande Juventus di tutti i tempi, quella del “quinquennio d’oro” degli anni ’30. Abbiamo vissuto cinque stagioni incredibili, giocate al J-Stadium, la nostra casa, come la chiama il presidente del club, mio cugino Andrea Agnelli».  

INVESTOR DAY  
Il 5 ottobre si terrà il primo Investor Day annuale di Exor nei nuovi uffici nel centro di Torino della Fondazione Agnelli, «una delle principali istituzioni filantropiche in Italia, capace di dare un notevole contributo nel corso degli anni allo sviluppo dell’Italia». 
Il significato lo spiega ancora una volta Elkann. «Alla mia famiglia, erede di una storia imprenditoriale unica, spetta la responsabilità di continuare quello che Giovanni Agnelli ha iniziato». Traendo ispirazione da un suo monito: «Bisogna guardare sempre al futuro, non avere paura del nuovo, cancellare dal proprio vocabolario la parola impossibile». 

Nessun commento:

Posta un commento