venerdì 21 ottobre 2016

Dieselgate, i tedeschi puntano ancora il dito su Fca


Il governo tedesco non smette di mettere nel mirino Fca sul tema emissioni. Secondo quanto ha riportato ieri dalla stampa locale, infatti, il ministro dei Trasporti di Berlino, Alexander Dobrindt, si è rivolto nuovamente alle autorità europee per rinnovare le accuse al Lingotto sull’utilizzo di un dispositivo illegale in grado di manipolare le emissioni di Co2. Nei giorni scorsi Dobrindt avrebbe inoltrato una nuova missiva alla commissaria europea per il mercato interno, Elzbieta Bienkowska. 



«La Germania, anche alla luce dei risultati dei test delle autorità italiane, resta dell’idea che sui veicoli di Fiat Chrysler  sono stati montati dispositivi non affidabili», scrive Dobrindt nella lettera citata da alcuni giornali e tv tedesche. Il ministro tedesco ha chiesto pertanto alla Commissione Ue di svolgere il suo ruolo di difensore degli accordi e di modificare le relative leggi. I veicoli di Fca  coinvolti sarebbero la Fiat  500X e Doblò e la Jeep Renegade.

La lettera di Dobrint è solo l’ultimo episodio di una saga sull’asse Roma-Berlino che è iniziata la scorsa primavera quando Fca  era stata accusata dal ministero dei Trasporti tedesco di utilizzare dispositivi illegali per la manipolazione delle emissioni inquinanti dei suoi motori diesel. 

La questione sfociò poi in una diatriba tra il ministero dei Trasporti tedesco e il gruppo automobilistico con il conseguente intervento del ministro italiano dei Trasporti, Graziano Delrio, il quale ha sempre spiegato come le normative europee stabiliscano che una casa automobilistica debba rispondere solo alle autorità del Paese in cui le auto sono prodotte e che quest’ultimo è il responsabile dell’iter di approvazione dei veicoli. A quel tempo Delrio era stato molto netto nel negare qualsiasi tipo di problema per le auto di Fca  facendo riferimento ai test effettuati in Italia. La battaglia ha poi avuto un secondo episodio in settembre, quando la Commissione Ue ha inviato una lettera ai governi di Italia e Germania invitandoli a Bruxelles a un incontro per mediare sulla disputa aperta da Berlino sulle emissioni di alcuni modelli auto del Lingotto. Mentre non più tardi di lunedì Harald Wester, direttore tecnico di Fca , è stato audito a Bruxelles dai deputati europei. In quell’occasione il manager del Lingotto ha messo in discussione i metodi di controllo dei governi nazionali che hanno riferito che alcune auto diesel dei brand del gruppo Fiat Chrysler  emetterebbero gas nocivi oltre i limiti Ue

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