
Tuttavia, per bocca dello stesso Marchionne, la produzione annuale potrebbe superare le 10.000 unità annue entro il 2025, senza che questo abbia ripercussione negative sull’esclusività, uno dei valori fondanti del marchio. Nessun commento invece sulla chiacchierata Rossa con motore V6, da molti indicata come la nuova “entry level” e confermata dallo stesso a.d. italo-canadese: una vettura progettata per battagliare nel segmento delle sportive da circa 600 CV di potenza con un prezzo nell’ordine dei 200.000 euro, ma che potrebbe essere anche venduta col nome di “Dino”, formalmente all’esterno della gamma di sportive made in Maranello.
Per il presidente della Ferrari la tecnologia ibrida rappresenta una invitante opportunità commerciale: da un lato permetterà infatti di abbattere le emissioni inquinanti, rendendo le Rosse compatibili con le norme vigenti in tema di inquinamento ambientale; dall’altro “l’ibridizzazione” consentirà di incrementare le prestazioni dei modelli, rendendoli ancora più estremi. Marchionne ha inoltre affermato che l’azienda mira a produrre sportive che possano attrarre un bacino di utenza più ampio, con caratteristiche che vadano al di là delle (già eccezionali) prestazioni dei modelli V8 e V12. Un esempio in tal senso è fornito proprio dall’ultima granturismo emiliana, la GTC4Lusso T, la quattro posti con motore V8 turbo progettata per essere guidata tutti i giorni.
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