A Cassino, il Gruppo FCA assumerà altre 1.800 persone per sostenere la produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio: la conferma è arrivata durante l'assemblea dell'Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) ospitata nello stabilimento laziale in presenza di Sergio Marchionne, del ceo della regione europea Alfredo Altavilla e del premier Matteo Renzi.
Marchionne: FCA cresce. Secondo il top manager, il gruppo "è sempre più in crescita: abbiamo un futuro chiaro con il rilancio di Alfa Romeo e con Maserati, indirizziamo gli stabilimenti italiani su segmenti che ci interessano. Con la Giulia e la Stelvio abbiamo dimostrato di saper fare auto alla pari o superiori ai tedeschi". Marchionne si attende effetti positivi dal super dollaro ("più dura è meglio è, aiuterà la FCA e anche la Ferrari"), anche se gli effetti positivi si sentiranno "solo tra un anno" per via delle coperture di valuta Usa ancora da smaltire. Per quanto riguarda l'inattesa vittoria di Donald Trump, l'ad ha risposto in maniera pragmatica: ''Trump rappresenta un punto di svolta. Non importa se me lo aspettavo o no, la realtà è questa e la gestiremo. Non ci ho ancora parlato, ma collaboreremo con la sua amministrazione". Marchionne ha spiegato che le posizioni del neo presidente, intenzionato a rivedere il Nafta (l'accordo di libero scambio nordamericano) rappresentano "un grande tema", soprattutto per i possibili impatti sulle operazioni del Gruppo in Messico, Canada e Stati Uniti. Infine un commento su Magneti Marelli, per cui si sono fatti avanti in molti (tra cui la Samsung): il futuro della società, ha concluso il top manager, sarà "eccezionale anche se resterà nella FCA”.
Assunzioni per Cassino. Per quanto riguarda Cassino, il ceo della regione europea Alfredo Altavilla ha spiegato che il Gruppo assumerà altre 1.800 persone per sostenere la produzione: al momento, ha spiegato il manager, la fabbrica può contare su 4.300 dipendenti su due turni, ma per produzione a regime servirà un'ulteriore iniezione di manodopera. Altavilla ha sottolineato anche "l'avanguardia assoluta" dell'impianto, soluzione ideale per la produzione di due auto "completamente nuove" che richiedono "i massimi livelli di efficienza e qualità".
"Fiducia nell'Italia". Altavilla ha sottolineato anche le 6 mila assunzioni fatte dalla FCA dal 2013 a oggi: "Ci siamo assunti la responsabilità di combattere, spesso da soli, per restituire al sistema Italia flessibilità, velocità, capacità di innovazione. Le prove sono sotto gli occhi di tutti quelli che le vogliono vedere. Si chiamano Cassino, Pomigliano, Melfi, Grugliasco, Mirafiori. E non solo. Tutti gli investimenti per l'innovazione 4.0 sono oggi localizzati nel nostro Paese. Lo abbiamo fatto perché abbiamo fiducia nell'Italia, pochi altri costruttori europei, forse nessuno, hanno investito nel loro Paese d'origine quanto noi".
Produzione, un 2016 brillante. Durante l'assemblea Anfia, il presidente Aurelio Nervo ha fornito alcuni dati sulla filiera italiana dell'auto, oggi a quota 3.200 imprese per 1,2 milioni di addetti e un fatturato di 82,5 miliardi di euro (di cui 38 di export). Con 3 miliardi di euro all'anno, il comparto è inoltre il primo investitore privato in termini di ricerca e sviluppo. Inoltre l'automotive nostrano, in grado di sostenere il 4,5% del Pil, si prepara a chiudere un anno positivo: secondo l'Anfia, nel 2016 la produzione di veicoli (la settima d'Europa) aumenterà del 7% rispetto al 2015, attestandosi su 1,1 milioni di unità, di cui 710 mila autovetture. Una cifrà che riporta le lancette dell'orologio al 2008, l'anno in cui scoppiò la crisi economica. "L'Italia è tornata a essere la patria dell'automobile - ha commentato lo stesso premier - Qualcuno diceva che il suo tempo era solo il passato, in tanti hanno evocato chiusure, oggi pian piano le cose si rimettono in moto".
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