Ferrari chiude un trimestre da record e rivede al rialzo le stime per l'intero 2016. La casa di Maranello ha chiuso il terzo trimestre di quest'anno con un utile operativo di 172 milioni (141 nel 2015) e un risultato netto di 113 (da 94), su ricavi saliti a 783 milioni dai 723 di un anno prima. L'azienda ha consegnato 1.978 vetture nel trimestre. Il margine di profitto è salito da poco meno del 20% al 22%. Il debito netto industriale è calato a 585 milioni di euro dai 763 del 30 giugno.
Sulla scorta dei buoni risultati trimestrali l'azienda ha rivisto al rialzo le prospettive per l'intero 2016: le consegne dovrebbero essere “attorno alle 8.000 unità, incluse le supercar”; i ricavi “superiori ai 3 miliardi”, l'Ebitda “attorno agli 850 milioni” rispetto a un “almeno a pari a 800 milioni”; il debito netto industriale dovrebbe scendere a “meno di 700 milioni di euro” rispetto alla precedente stima di “meno di 730”. Il prossimo obiettivo dell'Ebitda sarà quello di 1 miliardo annuo, “da raggiungere il più presto possibile”; non stupirebbe che il presidente Sergio Marchionne lo chieda ai suoi già per il 2017. Il titolo Ferrari è balzato al rialzo (+5,3% a 48,55 euro alle 15) ed è risalito sopra al valore del collocamento a Wall Street di un anno fa.
Oltre ai risultati trimestrali è arrivato da Maranello anche l'annuncio della cessione di Ferrari Financial Services Gmbh - controllata tedesca operante nel campo dei servizi finanziari - a Fca Bank, joint venture fra Fiat Chrysler e il Crédit Agricole. L'operazione avverrà per un corrispettivo di 18,6 milioni di euro e permetterà di deconsolidare una quota di debito finanziario pari a poco più di 400 milioni (senza effetti sul debito industriale).
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